Sette e 20
testo e musica di Gianfranco L'Abbate
16/12/92-19/12/92
Sette e 20, dormi ancora tu,
un istante dopo apri gli occhi,
pigramente poi ti vesti e accendi
la tua radio, senti quella voce, tu...
A un tratto tu
ti perdi dentro di te,
che strano sentirsi così,
però dura poco e va via.
Ci pensi su,
"Chissà, se non fosse così..."
sorridi pensando di me
poi guardi lo specchio e vai via
8 e un quarto, matematica,
confusione dentro un vuoto enorme,
sola e chiusa sul tuo compito
stai scrivendo ma non pensi a niente, tu...
Intanto tu,
che sai già tutto di me,
ti chiedi che amore è
se fa soffrire così?
Sei solo tu,
e dimenticare non vuoi,
mi porti sempre con te
e se vuoi amore lo avrai.
Squilla ancora il tuo telefono,
dimmi amore perché non rispondi?
Quei silenzi interminabili
e i pianti chiusa dentro la tua stanza, ma...
Sei proprio tu
il mare e il cielo che ho,
e cadiamo a picco su noi,
un volo senza mai fine.
Mi manchi tu
e ridere ora vorrei,
vorrei le tue mani su me
e dirti che ho voglia di te.