Pret-a-porter

testo e musica di Gianfranco L'Abbate

15/02/95-16/02/95

Tu stai quasi per uscire
e provi i tuoi vestiti,
improvvisi una sfilata
lungo il corridoio
e ti muovi come una
esperta di gran moda,
il tuo pubblico son io
e applaudo, fischio, ammiro,
sembri proprio una modella
e questo è il tuo pret-a-porter.
Dai, avanza ancheggiando,
lo vedi che sai farlo?
e ora gira su te stessa
e la tua gonna s'alza
e che gambe, viene voglia
di sfiorarle, di ...
ma ora è meglio, proprio meglio
che tu mi stia lontana
perché adesso, adesso, adesso,
adesso non so che ti farei.

Mi seduci con la tua eleganza,
con quell'aria di innocente malizia,
giochi forte, vinci tutto e lo prendi,
poi mi lasci quando ormai sono fuso,
non andare via, non proprio adesso,
non lasciarmi qui.

Spengo una luce ed ora
ti vedo in controluce,
stai usando proprio tutto
quello che hai in armadio,
stai usando anche tutto
quello che una donna,
una donna usa quando
vuol stupire tutti,
e ci riesci, ci riesci,
e il mio respiro è quasi fermo ormai.

Mi seduci con la tua eleganza,
con quell'aria di innocente malizia,
giochi forte, vinci tutto e lo prendi,
poi mi lasci quando ormai sono fuso,
non andare via, non proprio adesso,
non lasciarmi qui.

Io rimango qui da solo,
seduto sulle scale,
prova un po' a immaginare
come mi sento male,
si, lo so che questo è il prezzo,
il prezzo da pagare,
però anche tu potresti
lasciarmi un tuo ricordo,
così almeno potrei dire
di aver visto un bel pret-a-porter.